sabato, dicembre 23, 2006



Buon natale.

sabato, dicembre 16, 2006

Bastogne, la graphic novel.


Nizza, Settembre 1983,
Arancia Meccanica, Il dottor Jekyll, i Public Image Limited;
i Righeira, i Public Image Limited;
gli Skiantos, le Marlboro, la Vespa, i Public Image Limited;
e ancora violenza, o meglio violenze, più o meno gratuite, più o meno costose
i Public Image Limited;
il Cousin Jerry che diceva, fin dall’inizio:”Se stavi attento, Ermanno, capivi tutto anche tu.”

Bastogne, il romanzo di E.Brizzi finalmente restituito alla sua forma originale di fumetto.
Restituito si, perché la Nizza che Brizzi racconta è la Bologna di A.Pazienza, il grande PAZ, fumettista attivo sul finire degli anni settanta; e Brizzi nella più grande tradizione rock mette tutto ciò che ama nella sua opera, così come il rock trasuda blues, che ne è la radice, così Bastogne è la trasposizione nei maledetti anni ottanta della poetica di Pazienza, fin dalle intenzioni dell’autore; più che un omaggio una scelta, quella di procedere su una strada aperta e indicata da un grande maestro, PAZ appunto.
Così come la musica di quegli anni (il post-punk) stà alla musica della fine dei settanta (il punk).

Così come i Public Image Limited di Johnny Lidon, stanno ai Sex Pistols di Johnny Rotten (la stessa persona, nome nuovo, vita nuova).
Quei PIL di cui il libro è intriso.

Tutti (o quasi) conoscono Brizzi per il fortunato Jack Frusciante, niente (o quasi) a che vedere con Bastogne.
Se Frusciante era una sognante, poco originale, ballata adolescenziale tutta amori impossibili e innocenza, Bastogne è un riff ossessivo puntellato da percussioni apocalittiche, se Frusciante era un giovane sensibile e solo contro un mondo ingiusto che non lo capiva, Bastogne è un manipolo di giovani cani randagi pronti ad azzannare chiunque, se Frusciante era la vittima, Bastogne è il carnefice.
O meglio, Ermanno Claypool, il giovane protagonista del libro, è ciò che resta dopo la delusione del crollo dei movimenti utopistici, il ’68 ha fallito, i figli dei fiori sono appassiti, l’Amore è condannato all’ergastolo nei Baci Perugina, il ’77 e la Rivoluzione Punk hanno dimostrato che neanche la furia può scalfirLI, e allora Ermanno e i suoi compari si abbandonano al ritmo serrato e ossessivo delle loro pulsioni, semplicemente distruttive, non combattono nessun “Sistema” perché sanno che non potranno vincere, non lottano per la libertà, sanno che non hanno via di scampo, sono stretti all’angolo quindi mordono e scalciano e tirano pugni.

Per chi come me, non avendoli vissuti, ha un’idea degli anni ottanta come di un periodo abitato esclusivamente da gente tipo Gerry Calà o George Michael, Bastogne apre gli occhi su una realtà scioccante, anche fastidiosa e per stomaci forti (violenze appunto di ogni genere e sorta, astenersi da giudizi morali…), ma comunque illuminante.
Ermanno e soci scavano fino nelle profondità dell’animo di un post-adolescente, frustrato e impossibilitato a riconoscersi in quello che ha intorno.
Qui tutto è estremizzato, in Bastogne vediamo ciò che viene nascosto, rifiutato ( e per fortuna, altrimenti bisognerebbe girare armati…), ma, come Arancia Meccanica insegna, è insito nell’animo umano: la bestia vorace, maledetta che và conosciuta e la repressione non fa altro che alimentarne la voracità e la pericolosità.
Energie compresse, rifiutate, violentate quelle di Claypool e compagni, che esplodono in risse, stupri, folli tuffi in spirali da coctail di sostanze (per dirla alla sociologo prezzolato tipo Repubblica).

Mi scioccò anni fa, quando avevo l’età di Ermanno, e mi sciocca ancora adesso; ma la sua capacità di mostrare quello che non vogliamo, non possiamo, non dobbiamo essere è sempre viva.
Guardare l’abisso comodamente seduti in poltrona e poter dire: “io non sono così”, un bel lusso che possiamo ancora permetterci.


Da Nandropausa
"Un lavoro che ha spaccato in due i fan di Jack Frusciante e che alcuni si sono affrettati a definire "furbo", un'Arancia Meccanica striminzita, scritta per cavalcare la moda cannibale del momento. Costoro farebbero bene a rileggere oggi. Il romanzo è cattivo davvero, sferzante, senza un solo compromesso politically correct, a costo di inimicarsi l'intero universo femminile. Lontano molte miglia dal Brizzi odierno, pieno di cose che lui stesso non riscriverebbe, ha il pregio di continuare a bruciare, immune all'evaporazione del suo alcol, alle mode che passano, al gusto dei cannibali e dei vegani. "[WM2]

venerdì, dicembre 15, 2006

...così tanto per...




Apertura positiva per la borsa milanese con il Mibtel che sale dello 0,23% mentre l'Sp MIb cresce dello 0,27%. In rialzo anche il Midex (+0,07%).
Apertura positiva anche per le altre borse europee. Parigi in rialzo ad inizio seduta con l'indice Cac 40 che cresce dello 0,52%; a Londra l'indice Ftse 100 sale dello 0,58%; a Zurigo segno più per l'indice Smi che sale dello 0,38%; a Madrid l'indice Ibex sale dello 0,33%. Rialzo anche per la borsa di Francoforte con l'indice Dax che sale dello 0,32%, mentre ad Amsterdam con l'indice Aex sale dello 0,53%.
Chiusura praticamente invariata ieri sera per Wall Street con il Dow Jones che è salito dello 0,02% e il Nasdaq che ha registrato un +0,03%. Chiusura positiva, invece, per la borsa di Tokyo con l'indice Nikkei che è salito dello 0,82% a 16.829 punt


in arrivo novità...RESISTERE RESISTERE RESISTERE!