lunedì, gennaio 28, 2008

Quante Musiche conosci?
( The Vegetable Orchestra )



Esistono lingue in cui non c'è una sola parola per dire ciò che noi chiamamiamo: "Musica"; esistono luoghi in cui ogni "musica" (rigorosamente minuscolo) è legata indissolubilmente al suo uitilizzo.

Ci sono musiche per pregare, musiche per ballare, musiche per piangere e musiche per giocare.


Gli Inuit del nordamerica hanno un gioco tradizionale che consiste nello sfidarsi in un canto gutturale l'uno di fronte l'altro




In ogni luogo la musica è un elemento fondante dei rituali sociali e religiosi, la vita spirituale è scandita dai canti siutali (Jingle Bells come i Raga indiani o i tamburi dei riti Voodoo), ci sono le musiche da tappezzeria ormai ovunque, dischi perfetti per l'ascensore o il centro commerciale; non a caso quel gran genio di Brian Eno pubblicaò Ambient Music for Airports, un disco pensato per essere diffuso nelle sale d'attesa degli aeroporti, insistendo sulla necessità di una musica da tappezzeria di qualità.


Il gioco e il rito sono senza dubbio i luoghi nei quali la musica come elemento tra gli altri trova la sua naturale collocazione:


La danza delle Spade del nostro Sud










la capoeira in Brasile, dove ci si sfida in una danza rituale, mimando (a volte neanche troppo) una lotta retaggio dell'era schiavista, al ritmo di percussioni naufragate sulle coste del sud america direttamente dalle spiagge dell'Angola















La pizzica del Salento, magico rituale curativo, che serviva a spurgare il corpo dal veleno della taranta; i gospel del sud degli stati uniti, che servivano a ricompattare una nazione deportata e schiavizzata e a tenere lontani i veleni delle tarante razziste; i canti di lotta dei partigiani che aiutavano a tenrsi caldi nelle fredde notti montane e servivano a scacciare il veleno delle serpi nazifasciste; i canti di lavoro di ogni latitudine che hanno lo scopo di scandire il ritmo dell'attività lavorartiva e alleviare la fatica.

Ogni momento della vita sociale degli uomini è stata accompagnata da un suono, un canto, una musica di riferimento; nonostante i tentavi di anestetizzare il bisogno di socialità e di spiritualità che viene veicolato attraverso la musica, tentativo messo in atto da biechi e insulsi burattini del "mercato globale" che ci vuole tutti chiusi in una stanza ad ascoltare le stesse cose, senza capacità critica e che allontana la musica dalla nostra quotidianità riducendolo a prodotto di bassa categoria di iper mercato

(tanto per fare un esempio)


nonostante questo, dicevo, esistono ancora delle zone franche in cui la musica diventa mezzo per realizzarsi e per celebrare riti più o meno laici.


Quindi, quante musiche conoscete? Io ho le mie musiche per fare la doccia ( TOOL, Yann Tiersen); le musiche da degustazione (Zorn, Beethoven); le mie musiche da ascolto "spirituale" (Scelsi, Gould, Coltrane); le musiche per il cazzeggio ( Elio, Raffaella); le musiche per la macchina (Califone, J.Brown); musiche per ballare (Chemical Brothers, Pizzica); musiche per il cuore (Radiohead, Mozart); musiche per il cervello (J.Cage, Berio, Zorn).. e tante altre, voi?

lunedì, gennaio 21, 2008

Sono tornato



Torno con una domanda:

Da una recente chiacchierata su un forum, mi è sorta questa domanda:

quali sono a tuo giudizio i 5 gruppi musicali più influenti? (a voi interpretare questo :"influenti").

Si dia inizio alle danze, (e ben tornato a gneopompeo)