lunedì, gennaio 21, 2008

Sono tornato



Torno con una domanda:

Da una recente chiacchierata su un forum, mi è sorta questa domanda:

quali sono a tuo giudizio i 5 gruppi musicali più influenti? (a voi interpretare questo :"influenti").

Si dia inizio alle danze, (e ben tornato a gneopompeo)

27 commenti:

Unknown ha detto...

Nel "passato":

1) Beatles
2) Black Sabbath
3) Sex Pistols
4) Jimi Hendrix
5) Metallica

ora:

1) Tool
2) Radiohead
3) Mogwai
4) mah
5) boh

riempire le caselle con la scritta "mah" e "boh".

Marco Grande Arbitro ha detto...

non lo so

Anonimo ha detto...

beh, visto che hai messo gruppi emblematici della musica pop /rock per gli anni '90 - 2000 direi:

3) i Tortoise al posto dei Mogwai (i padri prima dei figli..)
4) Aphex Twin
5) Volcano! (spero che tutti si accorgano della loro importanza..epocali, con un solo disco)


-Gneopompeo- (il mio blog non mi fa mettere il nick..ufff..le cose si sono complicate da ste parti)

Marco tartaruga ha detto...

scusa prima mi è caduta la connessione.
Allora Marco Grabde Arbitro e Marco tartaruga sono la stessa persona...me stesso!
Allora: metterei
1Queen
2Rooling Stone
3Beatles
4Jimi Hendrix
5 Black Sabbath
6 Bob MArley (anke se non va il sesto lo metto lo stesso!)
7 Charlie Parker (lo so li dovevo dire 5 ma ke fa...)


I nuovi devono ancora diventare leggenda...
Ci sono gruppi ma devono ancora fare il salto..
Perl 'Hepic Metal direi i Blind Guardian (signori incotrastato del genere)
The Cure per il loro genre
Dream theader per Prog Metal...
Poi bho...
Gli Iron Maiden? NO NO NO scherzo.
Filippo che ne pensi di quello che ho detto?

Gneo Pompeo ha detto...

mmmm.. interessante, mi interssano più che altro i modi diversi di declinare l'aggettivo "influente" quello che scrivi tu io lo riorgainizerei così:
Classici:R.Stones
Beatles
Queen
Hendrix
Sabbath

I primi a mio avviso sono clamorosamente influenti, sono la prima grade sintesi di musica nera e attitudine bianca, hanno codificato il concetto di "band", la loro formazione fetccio è ancora il modo in cui la magior parte dei gruppi rock si organizza ancora oggi. Un totem.
Sui secondi ho già detto tanto in altre sedi, basti dire che secondo me sono inflenti per la storia del costume, ma ininfluenti musicalmente.
I queen hanno peso in un genere particolare, ma non rientrano tra i miei preferiti (alcune loro cose sono indscutibilmente grandiose).
Hendrix ha cambiato il modo di pensare la chitarra, ed è forse l'ultimo vero bluesman.
I Black Sabbath hanno traghettato l'hard rock nel metal, massimo rispetto e certamente influenti.

Marley e Parker sono pietre miliari nel loro genere, un po' avulsi dal contesto qui sopra però, musicalmente parlado, dato che si possono trovare molti punti in comune nelle tematiche e nel peso sociale di tutti loro.


Oh!! gli Iron Maiden hanno inventato l'Heavy Metal, nel genere più che influenti!

Anonimo ha detto...

1) Emerson Lake and Palmer
2) Jimi Hendrix
3) Frank Zappa
4) Beatles
5) Iron Maiden

Gneo Pompeo ha detto...

ok le liste, ma le motivazioni delle vostre scelte ? (anche due righe...)

antonio vibration ha detto...

1) Emerson Lake and Palmer
Perchè sono stati grandi nel loro genere e sono stati imitati da molti nei 70'( anche e spesso con scarsi risultati a mio avviso).
2) Jimi Hendrix
è il pioniere, secondo me, del rock blues. ha superato orizzonti che nessuno mai aveva fatto prima di lui( peccato la sua prematura scomparsa)
3) Frank Zappa
Inevitabilmente un genio. la sua musica spazia tra moltissimi generi:jazz,fusion,progressive,elettronica,sperimentale e quant'altro. un vero e proprio genio che ha ispirato molti. non a caso ne abbiamo uno in italia di questi seguaci: Elio e le Storie Tese che in un intervista hanno dichiarato di ispirarsi in maniera preponderante proprio a Zappa.
4) Beatles
Un po borghesotti per i miei gusti ma per il loro periodo hanno fatto cose da "grandi".Li definirei i "Papà" della musica rock moderna.
5)Iron Maiden
hanno senza dubbio generato l'heavy metal, la vera essenza.Dalle cavalcate di Harris in Run to the Hills all'autocelebrativa "Fear of The Dark".


aggiungerei anche al sesto posto i mitici Pink Floyd.e quindi...
6) Pink Floyd
un solo aggettivo secondo me è in grado di definirli:Psichedelici!
Viaggio introspettivo di suoni e immagini( mi fanno pensare a questo). Avrà contribuito senz'altro l'ambiente sociale degli anni( droghe acide ecc...) ma restanos sempre dei geni.
A volte mi viene da pensare..."cazzo!preferisco un assolo pieno di bending di Gilmour ad un assolo virtuoso di John Petrucci"..ma sono solo pensieri è...


DREAM THEATER 4 EVER!

antonio vibration ha detto...

ps
non me ne vogliate per la mia ignoranza musicale

antonio vibration ha detto...

per la cronaca. grtande notizia!!! il 1 aprile 2008 uscirà il primo Greatest Hits dei Dream Theater con doppio cd. cisaranno contenuti inediti a quanto pare. per maggiori info visitate il sito www.dreamtheater.net

Gneo Pompeo ha detto...

"4) Beatles Li definirei i "Papà" della musica rock moderna."
-the silent man-

AAAAARGGGHHHHH!!!! Svengo,svengo svengo...

NON è VERO! è una fandonia, e la colpa non è di chi lo crede, ma di chi vi ha convinto (abilmente) di sta cavolata: primo non fanno "rock", secondo non si sono inventati niente. Uffa, credo che dovrò passare la vita a tentare di distruggere sto falso mito..

Gneo Pompeo ha detto...

Elio fa fusion, (premessa: LI ADORO!), e anch'io ho sentito parlare di questo presunto accostamento cn Zappa, sicuramente nella mole di musica Zappiana c'è della "fusion", ma è solo uno degli elementi (non il mio preferito, preferisco i dischi "classici" o "sghembi" di zappa), ma da qui a dire che le storie tese sono paragonabili a Frank, ce ne passa.
Pure loro un po' se la tirano co sta storia..

Marco tartaruga ha detto...

Charlie Parker mi ha emozionato fino ad arrivare allo stato confusionario con "Bird of Paradise" la conosci?I Beatles... si sono stati fondamentali ma non li sopporto... lo ammetto!
Preferisco i rolling stone!
Freedie Mercury e tutti i Queen x me erano dei geni...lo sono ancora!
Poi i Blind Guardian mi hanno insegnato a credere nella fantasia e usarla per vivere...
Cmq io metterei anke Bob Dylan (mitico) che mi ha fatto pensare... con lui ho capito meglio la mentalità ebraica!

Anke se la ia passione sono i Soad... loro non sono il classico Nu Metal.
Sono delle vittime del sistema: armeni che non si ritrovano in quella società che li restringe!
Questo è la loro musica: la ricerca di un mondo animista (Dio, La Madre Terra?), ma anke droga e sesso...
IL mio sogno è trovare la poesia di un anonimo armeno "Vittime del sistema" che s'ispira al loro nome...ma non si trova!
Voi la conoscete?

Anonimo ha detto...

Posso dire una cosa?...credo(ma non spero)che questo sarà il mio primo e ultimo commeto su questo blog...lo so che non è assolutamente importante ma...ma sembrate davvero tutti troppo..come dire?precisini!insomma stiamo parlando di musica!deve colpire le orecchie e poi la mente(e il cuore!)...non siate così settari...cmq dato che è una cosa soggettiva liberi tutti!

1) Beatles
2)Pink Floyd
3)Queen
4)Janis Joplin
5)Nirvana

Preciso che on sono un'esperta di musica nè di questi gruppi che ho citato cmq...

1) Jhon, Pal George e Ringo possono non piacere ma è indubbio che ai loro tempi hanno incantato, fatto piangere e cadere preda di crisi isteriche più o meno mezzo mondo! Certo non sono rock, sono musica pop(olare)...sanno interpretare i sentimenti della gente, sanno cosa alla gente piace(altrimenti non avrebbero avuto lo strepitoso successo che li ha consacrati come mostri sacri della musica di tutti i tempi)...ma non basta! si sono spinti a ricercare nuovi modi di fare musica si sono lanciati in progetti creativi! ad ogni modo magari oggi non fanno un grande effetto e sembrano 4 sempliciotti(non per me), qualcuno a torto li considera borghesi(ma come se provengono dalla classe proletaria??)ma per i loro tempi hanno avuto un potenziale rivoluzionario che incantava e starvolgeva!CAVOLO SE SONO STATI INFLUENTI!!!

2) una scoperta straordinaria almeno per me, che quando a 12 anni ascoltai per la prima volta the dark side of the moon rimasi stupefatta! per me sono il simbolo degli anni 70, fatti di sperimentazioni a tutti i livelli!

3) Non li conosco molto bene ma credo che l'energia che diano certe canzoni sia insuperabile per chiunque!Fondon o molti generi musicali e credo che qualunque band aspiri a comporre musica così energica e ad essere così unita!

4) dato che la sento pochissimo nominare non credo sia stat influente in grande scala...cmq è da ammirare e da osannare per la carica, la sensualità, la malinconia e il colore che viene da quella voce roca e blues....

5) non mi piacciono tantissimo ma credo siano stati un importantissimo gruppo simbolo di una generazione...mi sarebbe piaciuto che cobain fosse vissuto più a lungo.

ciao ciao! scusate per l'ignoranza che ho dimostrato fra seguaci di dream theater e tom yorke...lo so che ho molto da imparare!:)

Il Grande Rabbino ha detto...

boh io capisco filippo per quanto riguarda i beatles, tutte le sue motivazione sono validissime... ho riscontrato molte cose da lui dette sul conto di quei quattro...
Ebbene si, andando a vedere a fondo non sono chissà cosa ci dicono molte volte...Se guardo, per quel poco che so, alla musica, non vedo nulla di cui tu possa dire: beh questa è dei beatles. eppure non sono così disfattista come te filippo.

Non hanno portato nulla musicalmente... ma sono piaciuti, indifferndentemente dalla publicità che ne hanno fatto, sono stati simbolo di un epoca, hanno fatto innamorare la gente e tuttora succede!
Ora mi chiedo... chi e cosa fa una persona che crea musica? da sentimenti... e su questo loro sono stati bravi purtroppo. Ti dico la verità: sai cos'è che mi piace tanto dei beatles? e che non mi stanco mai di sentirli, mai.
Ma nessuno mi ha mai condizionato su di loro... anzi per come si comportava mio padre li odiavo pure... ma poi ho sentito una loro canzone e mi sono andato ad informare da solo, rubando cd a mio padre... ti dico mi sono piaciuti e ora sono il mio gruppo preferito.

Gneo Pompeo ha detto...

Bene:

Si è vero a volte mostro la parte più "fredda" e pignola di me quando parlo di musica, forse è deformazione professionale, ma credo che esista anche un apetto critico nelle passioni, e a volte queste per crescere devono essere supportate dall'approfondimento, che è studio e anche ragionamento.
Spero che non sia l'ultima volta che scrivi sul blog, e ti ringrazio per il tono gentile del commento


"hon, Pal George e Ringo possono non piacere ma è indubbio che ai loro tempi hanno incantato, fatto piangere e cadere preda di crisi isteriche più o meno mezzo mondo! Certo non sono rock, sono musica pop(olare)...sanno interpretare i sentimenti della gente, sanno cosa alla gente piace(altrimenti non avrebbero avuto lo strepitoso successo che li ha consacrati come mostri sacri della musica di tutti i tempi)."

Sono assolutamte daccordo, e tutto ciò è indiscutibile, e senza dubbio questo fa di loro un fenomeno importante, e (ripeto) anch'io amo alcune loro canzoni,ma questo:

"ma non basta! si sono spinti a ricercare nuovi modi di fare musica si sono lanciati in progetti creativi"

non è vero, ed è questa idea che viene spacciata da anni, il fatto che non fossero mesicalmente innovativi non toglie niente all'impatto emoti della loro musica, sono seplicemente due aspetti diversi (innovazione e capacitò comunicativa) uno non esclude l'altro e io non credo che si possae giudicare in assoluto uno iù importate dell'altro.

Gneo Pompeo ha detto...

"Non hanno portato nulla musicalmente... ma sono piaciuti, indifferndentemente dalla publicità che ne hanno fatto, sono stati simbolo di un epoca, hanno fatto innamorare la gente e tuttora succede!
Ora mi chiedo... chi e cosa fa una persona che crea musica? da sentimenti... e su questo loro sono stati bravi purtroppo. Ti dico la verità: sai cos'è che mi piace tanto dei beatles? e che non mi stanco mai di sentirli, mai."

Ecco, queste parole di Giuliano sono una delle cose più intelligen che ho sentito ultimamente sui Beatles da parte di chi li ama, ma ha il coraggio di osservarli senza paraocchi.

E ripeto, io mi commuovo con Dear Prudence, ogni volta che prendo in mano una chitarra suono Black Bird (ascoltate la versione dei ing Singers) sogno inseme al "matto sulla collina" e suono il riff di come togheter con il manico della scopa quando faccio le pulizie, ma so che l'evoluzione dei linguaggi musicali riposa in altri brani.

Gneo Pompeo ha detto...

ah, per leyla, janis joplin è stata GRANDISSIMA.

Gneo Pompeo ha detto...

la versione di Black Bird è dei: King Singers (la tastiera ha il singhiozzo)

Anonimo ha detto...

ps.
forse si è capito il contrario ma a me i beatles non piacciono per niente fatta eccezione per qualche pezzo.

Anonimo ha detto...

ah sì! così mi piace! mi hai fatto ripensare a tante cose! e devo ammettere che ho tanto da imparare e devo conoscere tanto, troppo! ma mi considero aperta a tutto!
certo che janis joplin è grandissima!ameno per me!magari avessi quella voce!

Anonimo ha detto...

pink floyd
pink floyd
pink floyd
pink floyd
e...fammi pensare...
i pink floyd.

Non capisco sicuramente niente di musica e la mia cultura è limitatissima, ma le emozioni che mi danno, mi hanno dato e mi daranno (certamente)certi pezzi immortali non riescono a darmele nemmeno la calda voce di Janis,neanche gli acuti di Freddie, neppure le atmosfere dei Doors...i caschetti dei beatles, i video con le capellone dei dire straits, gli occhi rossi di Bob e la fascetta di Jimi...e chi più ne ha più ne metta!
Ogni volta che ascolto una qualsiasi opera d'arte dei Pink Floyd scopro un effetto diverso, una risata in più, una parola nascosta, una sfumatura data da quella "strumentazione" che mi spiazza ogni volta, e che mi spinge sempre a riascoltare e ascoltare ancora.
E poi con loro puoi immaginare e "viaggiare" senza aver bisogno di nient'altro che uno stereo, un cd ed una poltrona comoda!
Giorgia(minimè)

Gneo Pompeo ha detto...

eh beh' i Pnk Floyd hanno decisamente fatto la storia della musica, (almeno una parte),io ho amato The Wall fino all'assuefazione (soprattutto il film, anzi credo che il disco da solo abbia molto meno valore, è più che altro la colonna sonora, si per me the Wall E' il film) poi mi sono perso nel testamento di Waters: the Final Cut, forse il disco più difficile e sofferente dei Pink, in fine sono arrivato lì dove tutto è nato, accanto al "piper" presso i cancelli dell'alba. Il primo incredibile disco con Barrett, e consiglio a tutti gli amanti della musica di quegli anni (siamo nel '67) di ascoltarlo attentamente, li dentro c'è quasi tutto quello che verrà fatto e che viene fatto in inghilterra (soprattutto) e in parte degli Stati uniti nel "rock" psichedelico e non solo. Doveroso ascolto per gli amanti dei Beatles, soprattutto per gli appassionati dei Beatles "psichedelici" (da sgt.peppers in poi).

Il Grande Rabbino ha detto...

"Spero che non sia l'ultima volta che scrivi sul blog, e ti ringrazio per il tono gentile del commento"

Beh alla prima ti rispondo subito con questo commento. Per la seconda invece non ho capito se era in tono sarcastico o no... in ogni caso non volevo offendere se l'ho fatto.

Andando al dunque, mi sono accorto che in realtà non ho ancora risposto alla "DOMANDA" di questo post, perciò lo faccio ora.
A mio parere quelli che sono i gruppi musicali più influenti nella vita di una persona sono:

1) Gruppo locale (di zona)
2) L'idolo nazionale
3) L'idolo internazionale
4) Il gruppo anti-conformista
5) Il gruppo casa

1) il gruppo locale, che si ami o no, è quello che secondo me più influisce sulla persona. Che ci piaccia oppure no, fin da piccoli sentiamo i ritmi, le canzoni locali (per quanto riguarda noi la pizzica e la tarantella) e queste ci influenzano a tal punto che come si dice "lo si ha nel sangue". Come i "neri" blues e rap, come i ritmi spagnoleggianti o quello Africano (mi viene da pensare a Graceland di Simon) sono caratteristici di persone del luogo, anche così lo è per noi. Il gruppo locale è quello che ci identifica e influenza da subito nella nostra vita.

2) l'idolo nazionale... il connazionale che meglio ci rappresenta, che ci fa sentire (in questo caaso) italiano, senza troppo patriottismo e forse anche con una nota straniera. Quello che tutti conoscono... ma perché? per il semplice fatto che è lui.

3)come non dimenticare subito dopo il gruppo più famoso internazionalmente... canzoni che nella maggior parte dei casi sono in lingua straniera (perché lingua straniera fa tendenza). Li cantiamo a alta voce quando ci vogliamo sentire forti, forti con la loro fama. Insomma è il fascino del divo che ci cattura e ci incita a diventare come lui.

4) il gruppo anti-conformista... questo è uno dei più cruciale a mio parere anche se, non condiziona come gli altri 3 sopra elencati in genere. Sentirsi individuale, significa anche avere un gruppo che nessuno conosce o piace (o che almeno credi che nussuno conosca o piaccia). E' la tua arma vincente in fatto di musica: solo tu li consci = ne capisci allora di musica! Ti fa sentire diverso: qualcuno nella società.

5) insomma prendi il 1°, 2°, 3°, 4° e "ti fai influire". Tutto questo si concentra a casa. A casa sove ognuno ha i suoi gusti musicali, o chi non ne ha per nulla. Qui tutto è un gran miscuglio e alla fine quello che esce fuori è un persona con amori e con odi per la musica. A volte c'è chi l'ama troppo e sta sempre ad ascoltarla, forse decide anche per la carriera da musicista. A volte chi la odia troppo e non sente mai nulla tranne quello che capita alla radio.

conclusioni:
poche poche poche...
tranne che sono uscito male da questo miscuglio!

Anonimo ha detto...

le prime due risposte erano per me!leggi i commenti!:)ma poi dimmi tu se non è vero che pensi sempre qualcosa di diverso dagli altri!sarà per la miapoca creatività o originalità ma io alle cose che pensi tu non ci ariverei mai!almeno non ora!
sei,e spero sarai sempre, giuliano il pacificatore oggettivo-alterativo!ovviamente spero solo per me!;)

Layla ha detto...

e scusate gli errori...poa partica con la tastiera!

Gneo Pompeo ha detto...

x Giuliano, si la frase a cui ti riferisci era per Leyla, ho sbagliato a non precisarlo e giustamente pensavi fosse rivolto a te visto che seguiva il tuo commento :)


Il primo punto della tua interessantissima classifica è uno dei miei crucci più recenti in fatto di musica.
Quello di cui parli può essere descritto con un concetto nato negli anni '50 negli ambienti in cui si studia la "fisica" del suono applicata (all'architettura, all'urbanistica, alla pratica musicale, alla didattica musicale): i "Paesaggi Sonori".
L'ideatore di questo concetto è Munray Schaffer un eccentrico canadese che ha indagato, insieme a molti altri, l'influenza dei suoni in tutte le loro accezzioni possibili, da molte delle prospettive possibili, sul vissuto delle persone.
Da questo studio ne è venuto fuori un libro ("Paesaggi Sonori" appunto) che ha, nel bene e nel male, influenzato la didattica musicale scolastica degli anni '60 e '70 anche in Italia.

In poche parole: il nostro orecchio è costantemente immerso in un universo di suoni, e il nostro modo di "pensare" i suoni (e di conseguenza la Musica, o "LE" MUSICHE..) è totalmente influenzato da questa immersione continua, semplice a dirsi, meno semplice indagarne tutte le conseguenze e regolarsi di conseguena.
Ad esempio, i francesi, che sono molto più attenti di noi al paesaggio acustico, sono impegnati da decenni nella ricerca di materiali idonei a "foderare" le città, regolando in questo modo il caos di suoni che ci circonda; non soltanto in una prospettiva ambientalista, ma pensando a una vera e propria prospettiva culturale (se il tuo orecchio è sporcato in continuazione non sarà mai in grado di svolgere un buon lavoro, di conseguenza non sarai mai un buon ascoltatore).
Un discorso del genere da noi è praticamente impossibile, un paragone plausibile è quello della tutela del paesaggio visivo (gli ecomostri che affliggono le nostre bellezze paesaggistiche potrebbero corrispondere al frastuono che ci circonda).

La "cultura" musicale di un popolo è uno degli elementi di questa prospettiva, e io credo fortemente (ma non mi invento assolutamente niente) che l'idea che si ha della "Musica" sia prima di tutto relativa agli usi che se ne fanno, prima ancora della forma e dei linguaggi.
Dice M.Schaffer: "Goethe una volta disse che ci sono fondamentalmente due tipi di musica: una che ci spinge a ballare, l'altra che ci induce alla preghiera. Così come la Chiesa ha soppresso la prima (ma ce la stiamo riprendendo N.D.G.), l'idustria della musica pop oggi esclude la seconda."

Quindi la "mia" musica è quella che uso, nei modi più diversi e nelle situazioni più disparate.
Credo che la vera "ricchezza" musicale sia in questo, nella varietà cioè di "utilizzi", di prospettive e di ruoli che ha nella nostra vita, più che nel numero di musiche che si conoscono.

Discorso ampio e complesso..credo che meriti un articolo tutto suo.. presto su questi schermi.