E concludiamo la saga MASADA, con quella che a mio avviso è la più potente e avvincente delle sue vaire incarnazioni: L'Electric Masada. Qui il volume sale, la situazione si fa elettrizzante (perdonate la battutaccia) e anche più ingarbugliata, soprattutto nei momenti di libera improvvisazione, nei quali Zorn indica, letteralmente al volo, chi deve suonare e chi no.
Un esperienza devastante, soprattutto dal vivo.
Masada si conclude qui, ma non si esaurisce la vena Zorniana.
Presto su questi schermi altri lati del prisma musicale Newyorkese.
venerdì, agosto 29, 2008
Etichette:
Auditorium,
Avanguardie,
Jazz,
Klezmer,
Masada,
musica,
Sax,
Tzadik,
Zorn
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
4 commenti:
Dal vivo sicuramente devastante ma un cd del genere non so se mai lo riuscirò ad apprezzare.
Si viaggia su alti livelli.
Il fatto che lui diriga è eccezionale e riporta agli albori della direzione di più elementi.
Filì cambia nome del blog e genererai più accessi tematici :D
nota di servizio: letto il fatto su picasa?
ma da dove pubblichi 'sti post???
Eh, il nome è cambiato, e spero di riuscire ad elevare la frequenza di pubblicazione.
Da oggi questo è ufficialmente un blog tematico.
grande cosa!
come hai fatto??
Linka tutto!!!
Eh, ci so dei problemi con il sito di Zorn.
Posta un commento