Pubblico un estratto da Giap, News letter di Wu Ming, in cui si Parla di Saviano e del processo di Desavianizzazione di Gomorra.
Credo sia utile al dibattito che sta debolmente nascendo da quste parti.So che il blog può apparire monotono; questo è l'ennesimo post intorno a Gomorra e al suo autore, ma è un argomento in cui credo e credo se ne debba parlare.
Lo credevo anche prima delle minacce, e ancora ora credo che l'argomento non sia Saviano, ne il Libro, ma il contenuto di quel "sepolcro" di cui parla Davide nel post precedente.
E Gomorra ci dice che è un argomento che riguarda noi tutti, e evidenzia una rete di fatti in cui siamo impigliati
FRAMMENTO 2, WM1 su Lipperatura , 16/10/06, h.17.14Il problema è che si continua a non parlare di camorra, di quel che "Gomorra" descrive, di chi ancora si oppone a quei poteri. Si parla troppo di Roberto Saviano (anzi: di "Roberto Saviano"). Non capendo (ma per fortuna qualcuno che lo capisce c'è) che il modo migliore per tutelare il Saviano reale e in carne-ed-ossa (e non la sua statua in cera prematuramente esposta al museo dei Grandi Autori) sarebbe far vedere che lui non è solo su quel territorio, che non c'è soltanto lui.La lettura di "Gomorra" dovrebbe spronare ad andare oltre, a interessarsi di quel che succede in quel mondo, a leggere (per fare un nome) "La voce della Campania", a fare il possibile per diffondere certe voci.Sottolineare le peculiarità di "Gomorra" è stato importante, ma adesso bisognerebbe porre l'accento su quel che "Gomorra" ha *in comune* con tutto quello che si muove, con fatica, in situazioni difficilissime.Che almeno i problemi di Saviano siano lo stimolo a conoscere, ad approfondire, a essere coinvolti.Liberare Roberto Saviano da "Roberto Saviano". Desavianizzare "Gomorra".
Da: GIAP
domenica, ottobre 29, 2006
venerdì, ottobre 27, 2006
Minacce a Roberto Saviano. Leggete QUI.
E' mai possibile che se uno in questo paese racconta, mette insieme i fatti, fa i nomi, immancabilmente si ritrova da solo e abbandonato?
Sono schifato, non da chi attacca Saviano, che non fa altro che (prevedibilmente trall'altro) recitare la propria parte nella faccenda, ma mi ripugna chi potrebbe, e dovrebbe, alzarsi in piedi e mettersi di traverso:istituzioni, informazione, OPINIONE PUBBLICA; chissà se queste due parole hanno mai avuto senso in questa palude puzzolente,l'Italia.Paese di merda.
E' mai possibile che se uno in questo paese racconta, mette insieme i fatti, fa i nomi, immancabilmente si ritrova da solo e abbandonato?
Sono schifato, non da chi attacca Saviano, che non fa altro che (prevedibilmente trall'altro) recitare la propria parte nella faccenda, ma mi ripugna chi potrebbe, e dovrebbe, alzarsi in piedi e mettersi di traverso:istituzioni, informazione, OPINIONE PUBBLICA; chissà se queste due parole hanno mai avuto senso in questa palude puzzolente,l'Italia.Paese di merda.
domenica, ottobre 22, 2006
Siam Pupe o Secchioni ?
Cominciamo dalla domanda conclusiva dell'intervento di Aldo Grasso sul Corrriere.it, conviene investire il proprio tempo nella cura del corpo o nello sviluppo delle capacità intellettive?
Il poema epico televisivo del millennio contrappone due Mostri-Eroi, da un lato la paladina delle giovani aspiranti protagoniste del mondo dello spettacolo, che esaltano e incarnano l'idea de "il mio corpo è un tempio" e vivono tra palestra e beauty center; dall'altra il nerd che tutto sà, ma trascura il proprio aspetto e di conseguenza i rapporti con l'altro sesso.
Da questa contrapposizione feroce e antitetica esce fuori il ritratto di un mondo diviso in due, o meglio due mondi che non si sfiorano neanche.
Edmondo Berselli da Repubblica.it :
"Che importa se è fiction o reality, se è gioco o sceneggiatura? La pupa e il secchione riporta il paese all'età e all'eternità psicologica della scuola secondaria, al tempo delle mele, delle conquiste, delle sconfitte, delle ritirate, delle cosce della supplente e del potere della prof. E' vero o no che uno dei sogni principali di tutti i secchioni, in certe notti prima degli esami, era di portarsi a letto la bella e possibile, l'eterna bocciata, l'oca giuliva in ritardo irrecuperabile sul programma scolastico? Forse il programma di Papi e Panicucci è un transfert postumo: la realizzazione televisiva di quel sogno."
L'elemento più importante che viene fuori è, a mio parere, l'annosa questione della divisione tra corpo e mente.
Personalmente credo nell'unità degli opposti, credo che la sostanza vada curata tanto quanto il contenitore; mi piace credere che non ci sia una netta distizione tra corpo e mente, ma che sono entrambi nomi diversi per lo stesso "organismo", la stessa Gestalt.
I meccanismi televisivi potenti sono 2 :immedesimazione (e redezione), e umiliazione del capro espiatorio (con condanna ed esecuzione).
Le "pupe" reali che guardano la TV e vivono per (e con) il loro corpo si immedesimano e si sentono in fondo giustificate , dato che la trasmissione ne evidenzia le lacune giustificandole però con ragionamenti tipo: "ma a che serve la cultura quando si ha un culo così, se vuoi fare la valletta servono le tette e non serve a niente sapere che Dante non era un guerriero Indiano" la stessa pupa gode poi nell'umiliare il secchione atleticamente incapace, goffo, peloso, basso e con gli occhiali da sfigato; parimenti noi nerd a casa godiamo nel ridere della mancanza di cultura delle pupe, identificandoci nel secchione che attraverso la sua conoscenza esercita il potere dell'insegnante e in fondo tifiamo speranzosi che finalmente il nerd se la trombi, rovesciando così il destino infame che consegna la bella a un suo pari con le sopraciglia rifatte e i pettorali sviluppati.
Due mondi lontani, appunto, e in guerra tra loro.Ognuno si sente superiore all'altro e ne denigra le mancanze; l'immagine di una generazione divisa tra "mens vuota in corpore sano" e "mens sana in corpore flaccido".E' possibile sperare in una mediazione, intesa come integrazione degli aspetti positivi di entrambi i modelli? Mens sana in corpore sano, insomma.Credo che sia una questione che scavalchi i limiti di una trasmissione televisiva e investa pienamente il problema dell'Identità, e dei modelli di questa che ci vengono proposti.
Chi frequenta questo Blog da che parte stà?
Cominciamo dalla domanda conclusiva dell'intervento di Aldo Grasso sul Corrriere.it, conviene investire il proprio tempo nella cura del corpo o nello sviluppo delle capacità intellettive?
Il poema epico televisivo del millennio contrappone due Mostri-Eroi, da un lato la paladina delle giovani aspiranti protagoniste del mondo dello spettacolo, che esaltano e incarnano l'idea de "il mio corpo è un tempio" e vivono tra palestra e beauty center; dall'altra il nerd che tutto sà, ma trascura il proprio aspetto e di conseguenza i rapporti con l'altro sesso.
Da questa contrapposizione feroce e antitetica esce fuori il ritratto di un mondo diviso in due, o meglio due mondi che non si sfiorano neanche.
Edmondo Berselli da Repubblica.it :
"Che importa se è fiction o reality, se è gioco o sceneggiatura? La pupa e il secchione riporta il paese all'età e all'eternità psicologica della scuola secondaria, al tempo delle mele, delle conquiste, delle sconfitte, delle ritirate, delle cosce della supplente e del potere della prof. E' vero o no che uno dei sogni principali di tutti i secchioni, in certe notti prima degli esami, era di portarsi a letto la bella e possibile, l'eterna bocciata, l'oca giuliva in ritardo irrecuperabile sul programma scolastico? Forse il programma di Papi e Panicucci è un transfert postumo: la realizzazione televisiva di quel sogno."
L'elemento più importante che viene fuori è, a mio parere, l'annosa questione della divisione tra corpo e mente.
Personalmente credo nell'unità degli opposti, credo che la sostanza vada curata tanto quanto il contenitore; mi piace credere che non ci sia una netta distizione tra corpo e mente, ma che sono entrambi nomi diversi per lo stesso "organismo", la stessa Gestalt.
I meccanismi televisivi potenti sono 2 :immedesimazione (e redezione), e umiliazione del capro espiatorio (con condanna ed esecuzione).
Le "pupe" reali che guardano la TV e vivono per (e con) il loro corpo si immedesimano e si sentono in fondo giustificate , dato che la trasmissione ne evidenzia le lacune giustificandole però con ragionamenti tipo: "ma a che serve la cultura quando si ha un culo così, se vuoi fare la valletta servono le tette e non serve a niente sapere che Dante non era un guerriero Indiano" la stessa pupa gode poi nell'umiliare il secchione atleticamente incapace, goffo, peloso, basso e con gli occhiali da sfigato; parimenti noi nerd a casa godiamo nel ridere della mancanza di cultura delle pupe, identificandoci nel secchione che attraverso la sua conoscenza esercita il potere dell'insegnante e in fondo tifiamo speranzosi che finalmente il nerd se la trombi, rovesciando così il destino infame che consegna la bella a un suo pari con le sopraciglia rifatte e i pettorali sviluppati.
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domenica, ottobre 15, 2006
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Campagna del millenio: Stand Up andate tutti
qui:http://www.millenniumcampaign.it/index.php?s=2
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