sabato, settembre 23, 2006

Quanto a belle facce:

Prendo paro paro da Josè e pubblico

http://www.marcotravaglio.it/stoccataefuga.htm
Intervistato da Enrico Mentana alla festa nazionale dell’Unità di Pesaro, il ministro degli Esteri Massimo D’Alema, con tutti gli impegni che ha, è riuscito a occuparsi anche della mia modestissima persona, per dire che le vignette di Staino contro il “Beriatravaglio” gli sono piaciute molto: “Ho trovato quella pagina di Staino densa di significati e non è un mistero che io mi trovi spesso in totale disaccordo con quanto scrive Travaglio”. Sarà contento Staino: se la satira, per definizione, è contro il potere, dev’essere consolante per un vignettista ricevere gli elogi del vicepresidente del Consiglio per aver attaccato un giornalista critico con il maggiore partito di governo. Il tutto, nella kermesse dedicata all’Unità, dove il sottoscritto scrive quasi ogni giorno, eppure è stato democraticamente bandito da tutte le feste dell’Unità.Scelta del resto perfettamente coerente, se si pensa che D’Alema, a Pesaro, era amichevolmente intervistato dall’amico Mentana, che gli dà del tu e che, essendo un dipendente di Berlusconi, alle feste dell’Unità è sempre il benvenuto. Lo Statista di Gallipoli ha poi difeso l’indulto, raccontando che è servito a liberare “15 mila disperati” e “soltanto pochi imputati eccellenti”: è la solita bugia, visto che il vero problema non sono i pochi eccellenti che escono dal carcere, ma i tanti che non ci entreranno più in caso di condanna, fra i quali Tanzi & C., Cragnotti & C., Geronzi & C., Moggi & C., e naturalmente Fazio e i furbetti del quartierino, fra i quali un certo Giovanni Consorte che D’Alema dovrebbe conoscere bene, almeno telefonicamente.Nella sua strenua difesa dei “disperati”, che lui incontra sempre quando va in barca, D’Alema ha infine tenuto a precisare di non aver mai condiviso i sentimenti pro Mani Pulite di “quello che viene definito il popolo della sinistra”: lui ha “sempre avuto in spregio il giustizialismo, fedele ai miei ideali della giovinezza: sono rimasto un libertario”. Tutti possono immaginare quanto fosse libertario uno con quella faccia e con quel passato, fra un pellegrinaggio a Mosca e un lancio di bombe molotov. Uno che ancora qualche anno fa scriveva: “Quelli che rubano bisogna metterli in galera. Purtroppo questo non si può fare perché la maggioranza, in genere, li protegge. Questo è il vero scandalo che i giornali dovrebbero denunciare e invece non lo fanno, per complicità” (24 ottobre 1988). E ancora: “Il fatto che non si comprenda che la questione morale è in questo Paese, forse, la fondamentale questione politica, dimostra la cecità di una classe dirigente: ed è un dramma per l’Italia” (23 gennaio 1992). Sembra incredibile, ma persino D’Alema, in un lontano passato, diceva cose sensate. Anche gli orologi fermi, due volte al giorno, segnano l’ora esatta.

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Ah! ah! ah! sei scorretto!!! :P

Anonimo ha detto...

Onore al "massimo" (,) politico italiano.

D'alema farà anche i suoi impicci,
ma sono contento di avere un rappresentante come lui in Parlamento e nei Ds.

Ortodossia, logica del sano compromesso e un senso critico finale sono le caratteristiche necessarie agli iscritti di un partito.

Non ho la tessera dei Ds,
non so se me la farei
ma, come ben sa Gneo, sono diessino.

Non nell'anima ma nella testa.

Gneo Pompeo ha detto...

Credo che con questo governo si stia realizzando il vero "compromesso storico", convergenze assolute (tranne Di Pietro che mi pento di non aver rivotato ,avendolo votato alle Europee) su due provvedimenti "loschi": indulto-intercettazioni.

D'alema è un ottimo ministro degli esteri, capacità diplomatiche e attitudine agli impicci..Travaglio parla di un processo a suo carico per strani giri di soldi..
Ma dopo questo governo nessuno parli più di superiorità morale.

Piuttosto perchè non chiedersi come mai 1 politico valido e moralmente "pulito" come Fassino a 'sto giro è fuori dai giochi?

Meglio questi che Borghezio e La Russa-Gasparri (Bondi, Tremonti,La Carfagna per quanto BBBBona, ecc.) ma la puzza è forte e sempre più chiara: D.C.!

Anonimo ha detto...

Per non parlare di quanto è accaduto per le nomine rai! ma non si voleva liberalizzare, spoliticizzare, spartitizzare!?

Cito da Maltese (non il fumetto): "Romano Prodi è il grande sconfitto nella partita delle nomine Rai. Non ha ottenuto niente o quasi e ha assistito ancora una volta al formarsi di una maggioranza trasversale e inciciusta, con Fassino e Rutelli a trattare direttamente con Casini e Letta, gran maestro di tutti gli accordi sottobanco, l'organigramma della tv. Una prova generale che potrebbe farlo fuori la seconda volta, se..."

L'articolo prosegue, ma è meglio fermarsi qui.

Plaudo a Fassino (che ammir(av)o) e a Rutelli (dimostrazione di quanto sia facile buttarsi in politica)... saranno prove tecniche del Partito Democratico!

Mi consola un po' qualche ministro e Napolitano ma... sigh! pochissimo altro. Forse basta solo cercare melgio!

P.s.: continua Maltese: "si colgono già i segnali di un'altra operazione di salvataggio dell'amico Silvio"... inquietante: l'amico!? amico di chi?